giovedì 29 giugno 2017

Incontro con Lorenzo Braina. Un Maestro.

A lezione con il Prof. Braina - Scuola Primaria di Lanusei
Potere, contenuto e relazione. Queste le parole chiave dell'insegnamento enunciate dal Prof. Braina nella sua serie di interventi presso la Scuola Primaria di Lanusei, al quale hanno partecipato molti docenti di tutti e tre gli ordini di scuola del nostro Istituto, e tanti altri provenienti dalle scuole limitrofe. Le cause della dispersione scolastica?
Per Braina sono l'energia deviata e bloccata e la saturazione psichica. Quattro alunni su dieci si perdono prima del diploma. L'excursus sul suo cammino di vita lascia tutti affascinati. Soprattutto quando enfatizza con forza che noi siamo la scuola pubblica, nella quale oltre al valore didattico vi è un valore sociale da riproporre.
Certo, anche lui rimarca come sulla carta sia un sistema perfetto, ma che poi non è dotato di strumenti, addirittura di risorse per le cose base. Una scuola inclusiva, ma nella quale l'azione dell'insegnante non può per forza di cose essere adeguata per tutti. Dobbiamo liberarci dal senso di colpa, “ogni volta che si entra in classe inevitabilmente la nostra azione è fuori target per qualcuno”. L'insegnante però deve essere conscio di chi non ha saputo includere, “Oggi chi non ho guardato...oggi di chi non mi sono potuto prendere cura”. Poi vi sono alcuni casi molto difficili, per i quali già se l'azione dell'insegnante riesce a incanalare le energie negative verso un cammino di
realizzazione si può parlare di successo: “Il più grande successo è che chi ha pochissime probabilità, se non di fare il bandito, ora può fare magari il meccanico”. L'insegnante deve curare la sua preparazione ed essere conscio che il suo essere insegnante è anche frutto dei nostri ricordi emotivi legati alla scuola, oltreché allo stile comunicativo. Bisogna sempre essere capaci di sospendere il giudizio, ripartire da zero, saper resettare completamente, così come sono bravi a fare i bambini.
Un grande applauso è giunto per la frase “chi come noi non fa filosofia dell’educazione, ma educa!”. Il clima nel quale si lavora è fondamentale, il benessere inizia dal personale per arrivare fino a docenti. L’ideale sarebbe anche prestare supporto reciproco. Un piccolo segreto per incoraggiare gli insegnanti: siate abili a danzare tra etica ed estetica, tra giusto e bello, tra dovere e piacere, tra norma regola e seduzione.
Queste e tantissime altre perle hanno reso speciale i nostri incontri ed hanno contribuito ad impostare una didattica più serena, efficace e piacevole per tutti. Grazie Maestro.

Il sito di CREA - Educazione

Nicola Cantalupo

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