giovedì 30 giugno 2016

Costruzione del terrario

Dopo aver svolto in scienze l'argomento riguardante la composizione del suolo, abbiamo organizzato una piccola uscita nel nostro giardino per verificare le caratteristiche dello strato superficiale, o lettiera. Abbiamo raccolto fogliame, insetti in decomposizione, rametti e abbiamo notato come si possano trovare differenze di composizione, colore, presenza in vegetazione/muschio in pochi metri. Dopodiché abbiamo voluto provare anche noi in classe a ricreare in piccolo un ambiente naturale, costituito da tutti gli strati del suolo in scala più piccola. In poche parole, un terrario.




Abbiamo ricostruito il suolo, dunque partendo dal basso: strato di roccia madre (il fondo del nostro contenitore), rocce disgregate, ghiaia, strato minerale sabbioso, humus. Tutti i componenti sono stati portati da casa. 























Successivamente abbiamo rilasciato dei lombrichi (in sardu: mammaderra o mamma-terra) nell'humus che abbiamo portato dai nostri orti. I lombrichi svolgono la funzione di strisciare nel terreno, inghiottendo il terriccio e digerendone le componenti organiche, svolgendo un ruolo molto importante nell’areazione dei terreni e nella formazione dell'humus.









Abbiamo ricoperto la terra con della lettiera raccolta in giardino.










I lombrichi hanno lavorato per una settimana. Poi da casa sono stati portati anche dei semi che abbiamo seminato in modo ordinato e segnalandone la presenza con dei cartellini che abbiamo fatto in classe.






Ecco l'aspetto finale:





Dopo qualche giorno le carote sono già spuntate:






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